Rimini | Fogne, Santa Giustina. Giudici (Pdl): Basta spendere milioni inutilmente. Meglio la fitodepurazione
Le fogne di Rimini. Se da un lato il nuovo e dall’altro il vecchio sindaco snocciolano il rosario dei milioni spesi per la salvaguardia della balneazione, nel mezzo il consigliere comunale del Pdl Eraldo Giudici dice basta con il silenzio “sull'efficacia deludente dei risultati ottenuti. Non posso che ribadire che ho sempre espresso contrarietà alla centralizzazione degli impianti a Santa Giustina per una serie di ragioni”.
E qui è Giudici che inizia a sgranare, una ad una, le motivazioni del suo dissenso sull’opera che “comporta la ‘centralizzazione’ sulle spiagge di Rimini di scarichi depurati altamente eutrofizzanti”, da cui i maggiori accumuli “sul nostro litorale anche per la presenza delle barriere esistenti (scogliere)” e “la ‘stratificazione’, che limita l’effetto della luce solare fondamentale per la fotosintesi algale (produzione di ossigeno) e innesca fenomeni anossici se non anaerobi”.
Giudici fa notare che la ‘centralizzazione’ ha costi importanti. “Oltre a quello per la realizzazione di ulteriori condotte, oneri aggiuntivi quali espropri, progettazione, ecc., ma anche oneri per la ricostruzione (a Santa Giustina) di porzioni di impianti già funzionanti che verrebbero dismessi, oltre ad un maggior costo energetico per i sollevamenti, e oneri aggiuntivi per la gestione e la manutenzione delle stesse condotte, sovraccaricando evidentemente l’impianto”.
Ma soprattutto Giudici ha studiato e ha una proposta, “al di là di ogni legittima diversa opinione tecnica e politica”, per “il problema più grave per l’economia riminese” che, nonostante i milioni spesi, “resta irrisolto”. Secondo il consigliere del Pdl “sarebbe auspicabile che anche sulla rete fognaria e sui depuratori riminesi da efficientare, si comincino a prendere in seria considerazione soluzioni più ecocompatibili”. Cita alcuni esempi. “Trattamenti terziari (Montalcino, Cappelle sul Tavo ed altri) sono stati approntati dall’ingegnere riminese Massimo Solaroli, che ha già provveduto pochi anni fa, con una spesa contenuta, a rimettere in funzione e ad ottimizzare il funzionamento del depuratore Marecchiese così come per quello di Bellaria. Di questi interventi e dei loro positivi risultati sul depuratore riminese, sono stati aggiornati i consiglieri comunali durante il precedente mandato amministrativo, in occasione della visita guidata ai depuratori Marecchiese e Santa Giustina, mentre all'estero sono normali impianti realizzati con tecnologie totalmente naturali (fitodepurazione in lagunaggi aereati)”.